STUDI  BREVETTI  APPLICAZIONI

 

Gli studi di Marcello Creti sono numerosi, pertanto, ne saranno citati solo alcuni tra i più conosciuti.

Cacciavite prensile – Nel 1930 risolve il problema dell’inserimento ed estrazione delle viti in posizioni poco accessibili, realizzando un cacciavite munito di griffe per posizionare la vite stessa.

Analizzatore Prova Valvole e Prova Circuiti - Nel 1936, un intenso periodo di pratica di laboratorio portò Marcello Creti a realizzare uno strumento facilmente trasportabile, per prove e misure di controllo sull’efficienza di valvole, circuiti e componenti ad esse allacciate, con una serie di particolarità che lo rendevano bene accetto alla classe di dilettanti meglio preparati ed anche ai tecnici non impegnati in misure e controlli di assoluta precisione.

 AMPLITELE - Nel 1937 brevetta un apparecchio telefonico per conversazione libera che chiama Amplitele, comunemente detto Viva Voce. (Brevetto italiano n°. 357707)

 

Con l'Amplitele Marcello Creti risolve il noto problema dell'effetto Larsen, effetto d’eco sibilante che produce l'interferenza altoparlante-microfono. Molti tentativi erano stati fatti fino allora dai tecnici per escludere l'effetto Larsen, ma nessuna delle realizzazioni studiate poteva dirsi realmente soddisfacente; le case produttrici di materiale per comunicazioni telefoniche amplificate, adottavano ancora il sistema di un commutatore manovrabile ogni volta che si doveva passare dalla parola all'ascolto e viceversa.

prima versione

seconda versione

terza versione

 

Con l'Amplitele realizzato da Marcello Creti, l'effetto Larsen era completamente eliminato, grazie all'adozione di un sistema a ponte in cui veniva applicato in modo originale, il noto principio di Wheatstone. L'utente poteva così parlare ed ascoltare ad oltre un metro di distanza senza bisogno di effettuare alcuna manovra per passare dalla parola all'ascolto o viceversa.

TELEFONO PLURIMO - Nel 1938 realizza un sistema di telefonia simultanea su più linee che chiama Telefono Plurimo. (Brevetto italiano n° 368324)

 

Capitava spesso nel colloquio telefonico tra due persone di doverne consultare una terza, ciò non poteva essere ottenuto che dall'uno o dall'altro degli interlocutori solo successivamente e senza reciproco controllo, il che rendeva inutile in questi casi l'uso del telefono. Marcello Creti pensò di risolvere il problema tecnico con un apparecchio telefonico atto a soddisfare questa particolare esigenza del ceto dirigente e professionale, creando la possibilità della "conferenza telefonica" fra tre o più persone. Così studiò e realizzò il telefono plurimo un apparecchio da tavolo poco diverso da quelli comunemente in uso allora ma che offriva all'abbonato la possibilità, mentre conversava con altro abbonato, di chiamarne un terzo o un quarto in conferenza.

Questo sistema, applicato all'Amplitele del 1937 (primo studio di telefonia amplificata) fu anch’esso brevettato in tutto il mondo ed ottenne il riconoscimento anche del rigoroso ufficio americano delle patenti.

 

brevetto americano

brevetto rumeno

brevetto svedese

 

Brevetto:     Italia n. 357707 - 368324 - Germania n. I. 505032 - Stati Uniti n. 2192540 - Svezia n. 103873 - Francia n. 847727 - Belgio n. 431728 - Romania n. 30139 - Svizzera n. 214106 -

L'Amplitele arricchito dal sistema di Telefonia Plurima, venne esposto alla Mostra Leonardo da Vinci e delle Invenzioni Italiane, tenutasi a Milano nel 1939, richiamando il più vivo interessamento dei tecnici visitatori e del pubblico.

Diploma di Primo Grado rilasciato dal Maresciallo d’Italia Pietro Badoglio

 

 

L'Invenzione venne premiata con Medaglia d'Oro del Sindacato Fascista Inventori; di tale solenne premio conferitogli dal Capo del Governo ebbe ad interessarsi la Stampa Nazionale ed Internazionale con lunghi e lusinghieri articoli.

 

RIFLETTORE AL MAGNESIO - Nel 1939 realizzò il Riflettore Antiaereo al Magnesio.

 

 

Era un proiettore da campo di ridottissime dimensioni azionato senza bisogno di corrente elettrica, tendente a creare un sistema misto per l'alimentazione degli archi in proiettori da campo. Il fascio di luce erogato raggiungeva anche distanze di circa diecimila metri, utile per l'intercettazione aerea. Il sistema consisteva nell'impiegare archi di magnesio-carbone mescolato ad un rallentatore della combustione, perfezionato in seguito, inserendo la possibilità di bruciare della polvere di magnesio opportunamente combinata e disposta in modo da fornire un'alimentazione continua. Anche questo apparecchio, che in precedenza era stato esaminato dal Generale Curzio Ciamberini, Direttore del Servizio Studi Esperienze del Genio, fu molto apprezzato. 

 

 

 

 

 

Nel 1940 Marcello Creti portò a compimento una serie di studi intrapresi in precedenza. 

LUXMETRO - Brevetto italiano n. 384417

prima versione

seconda versione

 Misuratore d'intensità Luminosa tra le cui caratteristiche vi era anche quella della comoda trasportabilità, pronto e facile impiego autonomo in qualsiasi ambiente con una piccola valigia delle dimensioni di 22 cm. x 15 x 7. Tale strumento funzionava con una cellula fotoelettrica con sbarramento al cesio. Tale misuratore fu realizzato per determinare la distanza fra due navi da guerra e applicato anche a situazioni belliche terrestri. In seguito l'utilizzo del Luxmetro venne proposto in connessione con il Riflettore al Magnesio per creare una nuova tecnica della Telemetria notturna per scopi militari nell’individuazione di aerei in volo e rilevamento della loro posizione.

 

AUTOMOBILE AUTARCHICA - Nello stesso anno realizza un meccanismo di propulsione con relativo telaio per vetture, (Brevetto italiano n. 381020).

 

Si trattava di una vettura utilitaria che consentiva una grande economia di carburante (un litro di benzina per 48 chilometri) per la particolare costruzione dei pistoni, semplicità di struttura e peso; era inoltre munita di un serbatoio ad aria con la possibilità di recuperare i gas di scarico nelle discese e riutilizzarli nei punti piani;

 

 

 

 

Realizzò nella testa del pistone un alloggiamento particolare in maniera che i gas avrebbero dovuto acquistare un movimento tale da esercitare sul pistone una pressione più efficace e meglio equilibrata di quella che si crea nelle comuni camere di scoppio, tanto che per ridurre le sollecitazioni meccaniche diminuì l'alimentazione, giungendo così ad un regime di buon funzionamento in cui il motore risultava di consumo molto più basso.

 

 

 

 

 

 

Il modello presentato al Duce nel febbraio del 1940 fu esposto a Palazzo Venezia e venne provato prima da S.ECiano, che mostrò il più vivo entusiasmo e poi dal Duce che restò ammirato e rivolgendosi a S.E. Cini, Presidente dell'E 42, diede disposizioni perché le invenzioni di Marcello Creti venissero subito applicate.

 

 

 L'auto fu fatta circolare per via dell'impero e via dei Trionfi per essere ripresa dal audio Film "Luce" che insieme a un’intervista dell'E.I.A.R. fu proiettato in tutte le sale cinematografiche. Successivamente fu esposta e ammirata alla Mostra del Circo Massimo in un padiglione concesso dal Comitato.

 

IRRAZIONALITA’ DELL’AZZURRAMENTO. Analisi della visibilità dall’alto delle frequenze ottiche.

Trattasi di uno studio fisico-tecnico tendente a dimostrare, con la teoria e la prova sperimentale, che il sistema di "Azzurrare" le lampade elettriche per diminuirne il flusso luminoso, era illogico e per di più si risolveva in uno spreco d’energia con più visibilità dall’alto.

La pratica dell’Azzurramento delle lampade in tempo di guerra venne imposta dalla necessità di diminuire la luminosità diretta e riflessa con la duplice efficacia della schermatura azzurra delle lampade: diminuzione dell’intensità luminosa prodotta dallo schermo e minore visibilità che si affermava presentasse il colore azzurro della luce.

Nella lunga relazione trasmessa al Duce il 24 luglio 1940, Marcello Creti affermava invece, che: "… nei casi in cui l’illuminazione è debole - come in quello tipico dell’"azzurramento" – il ginocchio della curva di Fraunhofer viene notevolmente spostato verso l’azzurro andando a coincidere verso la lunghezza d’onda di 0,63 micron. Il che è quanto dire che l’occhio umano vede meglio una debole luce azzurra che una debole luce rossa di pari intensità. ….Da ciò si rileva come volendo attenuare la visibilità di oggetti debolmente illuminati, è preferibile schermare in rosso anziché in blu. In conclusione: la pratica dell’azzurramento è doppiamente irrazionale. Prima, perché si spreca una notevole quantità di energia elettrica (più del 70%), secondo, perché la scelta del colore viene fatta senza tener conto dei dettami scientifici al riguardo. In pratica io suggerisco il devoltaggio delle lampade, riducendone l’intensità luminosa a circa 1/5 della normale ed anche meno, lasciandole bianche o, al massimo, schermandole molto debolmente in rosso."

 

Il 5 ottobre dello stesso anno poi, Marcello Creti, con piacere lesse sul Messaggero che "il Comando Generale della Protezione Antiaerea ha emanato un provvedimento che riguarda l’illuminazione delle strade cittadine, illuminazione finora irradiata da lampade azzurrate. Col recente provvedimento, invece, dette lampade verranno man mano sostituite da altre bianche devoltate."

 

 

COMBINATORE DI NUMERO TELEFONICO. Brevetto italiano n. 360507

Si trattava di un combinatore di numero telefonico non a disco ma a struttura verticale, con disposizione a scala flessibile dell'organo mobile manovrato. 

RADIOAMPLITELE – (Brev. n. 385744) Trattasi di un’applicazione dell’Amplitele.

 

 

Nel 1940 il Duce concesse all'inventore un'udienza, nella quale esaminò alcuni degli apparecchi da lui realizzati, manifestando il Suo vivo compiacimento per il lavoro svolto.

In seguito venne trasmesso alla Stampa Nazionale e Internazionale il seguente comunicato:

 

 

 

 

"il Duce presenti il Senatore Cini, commissario dell'Esposizione Universale di Roma e il Consigliere Nazionale Artemio Ferrario, Segretario del Sindacato Fascista Inventori, ha ricevuto Marcello Creti, il più giovane Inventore da lui premiato il 5 dicembre a Palazzo Venezia. Il Creti che era accompagnato dal padre, ha presentato al Duce alcune sue recenti invenzioni, tra le quali un Modello Telefonico Multiplo per consentire conversazioni tra più uditori, una piccola automobile utilitaria leggerissima, pratica ed economica per il ridottissimo consumo: ambedue ritenute dal Senatore Cini anche d'interesse dell'E 42 e due geniali applicazioni di carattere bellico. Il Duce ha espresso il proprio compiacimento e ha disposto che le Invenzioni delle quali ha apprezzato anche l'esecuzione tecnica siano accolte nelle produzioni nazionali".

 

TELEFONO AUTOMATICO PORTATILE - Nello stesso anno realizza l’antenato dell'odierno cellulare. Brevetto Italiano n. 384047.

Posta mobile

 

 

Posta Fissa

Il primo modello di Telefono mobile fu costituito da un complesso telefonico e radiotelefonico contenuto in un cofanetto di facile trasporto, indipendente da qualsiasi connessione elettrica con l’esterno, caratterizzato dal fatto che mediante una Posta Mobile ed una Posta Fissa impiantata nel domicilio, era possibile allacciarsi, da una certa distanza, alla rete urbana per la chiamata di un qualunque abbonato.

 

il fisico Umberto Bianchi

Marcello Creti

L'apparecchio, che poteva essere installato su un automezzo o portato a tracolla, permetteva di potersi collegare alle normali reti telefoniche consentendo la comunicazione anche a distanze di oltre 50 Km.

Marcello Creti realizzò tale apparato in collaborazione con il dott. Umberto Bianchi partendo da un’iniziale concezione dell'egregio fisico risalente al 1931.

 

ONDOGENO - (Marconiterapia) Nel 1942 con il Brevetto Italiano n. 391444 realizzò un generatore d’onde elettromagnetiche cortissime per applicazioni terapeutiche.

modello a valigetta

L’introduzione delle onde elettromagnetiche di corta lunghezza d’onda nelle applicazioni terapeutiche, costituiva una positiva conquista della scienza medica. Marcelllo Creti, nel 1942 perfezionò la Marconiterapia con il suo Ondogeno, che per l’utilità della sua migliore applicazione, venne subito messo in commercio ed utilizzato negli ospedali con lusinghiere dichiarazioni di numerosi clinici come il prof. Filippo Saraceni, primario radiologo all’Ospedale San Giovanni; il prof. Mario Serena, il prof. Luigi Parola, primario radiologo dell’Ospedale Maggiore di Milano; il Gr. Uff. Stuckold collaboratore scientifico del Vaticano e assistente medico dell’Università di Berlino.

L’apparecchio fu esposto alla Mostra della Tecnica nel 1942 e premiato con diploma di Benemerenza

 

GEO COMANDO PER CAMPI MINATI - (per evitare il coinvolgimento dei civili) 

    Dispositivo mediante il quale le mine potevano essere fatte brillare individualmente con comando a distanza, permettendo l’esplosione delle mine una per una, solo al momento opportuno. Tale pratico dispositivo permetteva la preparazione dei campi anche su terreni antistanti posizioni non nemiche e in passaggi prestabiliti per ritirate strategiche, nei quali per un certo tempo, era necessario che il passaggio delle truppe si svolgesse senza pericoli. Questo pratico sistema risultava anche utile per evitare il coinvolgimento dei civili, che ignari potevano trovarsi in zona. Inoltre, una volta terminata la fase bellica bastava far brillare le mine a comando per sminare la zona senza rischio di tralasciarne qualcuna.

Di tale studio venne disposta l’attuazione pratica dal Capo di Gabinetto S.E. Sebastiani, che mise a disposizione apparecchi e mezzi di trasporto necessari per l’esperimento, che venne eseguito a Capo Linaro il 9 febbraio del 1941. Erano presenti: il Colonnello del Genio ing. Rossoni, delegato del Ministero della Guerra; l’ing. Artemio Ferrario, Consigliere Nazionale del Sindacato Inventori; l’Ammiraglio Bottini, del Centro Sperimentale di Tor Chiaruccia; il fisico  Umberto Bianchi; l’ing. Firrao; il Segretario Politico di Civitavecchia avv. Assumma

Tra i brevetti realizzati nel 1941 troviamo:

TRASMETTITORE DA COMBATTIMENTO - Realizzazione di un sistema di radioallacciamento di ridottissime dimensioni, che rendeva possibile la pronta comunicazione, dalle prime linee ai retrostanti comandi, delle informazioni e osservazioni necessarie allo svolgimento della battaglia. Tale apparato fu premiato con diploma di incoraggiamento alla Mostra della Tecnica del 1941.

SEGNALATORE ACUSTICO - Brev. Italiano n. 388147. Dispositivo limitatore di segnalazioni sonore per autoveicoli, applicabile ad un qualunque emettitore di segnalazioni acustiche azionato a corrente elettrica, per limitare ad un minimo opportuno la durata del segnale ed impedirne la ripetizione. di discesa.

TRASMETTITORE NON INTERCETTABILE - Sistema di radio-telegrafia segreta, basata sull’erogazione di una portante variabile al fine di non poter essere intercettato dal nemico. Trasmettitore e ricevitore rimanevano in costante sintonia consentendo la comunicazione attraverso il continuo, ma identico variare della lunghezza d’onda.

MOTORE SENZA STATORE – Brev. Italiano n. 39416. Nuovo tipo di motore elettrico caratterizzato dall’assenza degli avvolgimenti statici. Venne impiegato per la realizzazione dei primi filobus con un solo Trolley scorrente su unico filo di linea e con progetto di realizzare ferrovie su strada con guida magnetica.

 

TELECOMANDO MULTIPLO SELETTIVO - Sistema telemeccanico e radiomeccanico composto da un sistema per la trasmissione e ricezione a distanza di un certo numero di comandi elettrici indipendenti l’uno dall’altro. Il sistema fu impiegato su linee di trasmissione d’energia, reti telegrafiche e telefoniche, linee di segnalazione ferroviaria, linee di organi meccanici.

 

MULTIFONO (Segreteria Telefonica) Brev. n. 388130. E’ una ripresa dello studio dell’Amplitele con notevoli perfezionamenti specie in ordine costruttivo. Con un dispositivo speciale questo nuovo apparecchio, che consentiva plurimi colloqui in conferenza telefonica, rispondeva automaticamente alle chiamate e le registrava quando l’utente era assente. In seguito l’industria utilizzò parzialmente il brevetto, realizzando quella che attualmente viene detta Segreteria Telefonica, ciò in quanto l’allora compagnia telefonica non riusciva a trovare un sistema, commercialmente a lei favorevole nella conversazione multipla fra gli utenti.

RIPETITRICE A MOTORE - Trattasi in sostanza di un motore ad elettromagneti di cui è possibile comandare ad ogni istante la posizione angolare dell’asse, tenendolo continuamente "sotto mano". E’ una macchina che serve a ripetere a distanza, amplificandoli in potenza, i movimenti angolari di una manovella di comando. La macchina può teletrasmettere a qualsiasi distanza un qualunque movimento girevole destrorso o sinistrorso con velocità sincrona a quella di comando, ripetendo, senza inerzia, tutti i comandi di marcia o di arresto, di inversione di marcia, di acceleramento o rallentamento, consentendo anche minimi spostamenti angolari dell’ordine di alcuni gradi. Esso trovò utile applicazione nei casi in cui il funzionamento di un motore doveva essere variato e regolato di continuo, come nel caso di un servomotore per timoneria navale, motori per gru, argano o macchine industriali a lavoro variabile.

schema del motore

 

PISTOLA AUTOMATICA - Brev. n. 398121. Minuscola arma che poteva essere nascosta nel cavo di una mano e azionata stringendo semplicemente il pugno. Fu realizzata a forma tubolare, in modo da sembrare una penna stilografica e venne utile in molti casi per servizi di polizia.

 

GENERATORE D’ALTA FREQUENZA - Marcello Creti riprese i noti studi di Tesla sull’alta frequenza per eseguire nuovi metodi di protezione degli edifici dai fulmini. Per effettuare tali studi gli occorrevano però delle scintille di notevole lunghezza. Dopo aver fatto ricorso a vari tipi di rocchetti di Ruhmkorff, i quali non potevano fornirgli le scintille di lunghezza desiderata, passò a costruire dei "rocchetti di Tesla", adottando opportuni accorgimenti per ricavare scintille oltre due metri dai loro secondari.

L’accurata costruzione del complesso, realizzato in collaborazione con l’ing. Filippo Firrao, occupava un’area di circa 26 mq. di superficie e la scarica ottenuta (2 metri di lunghezza) fra un elettrodo a punta ed uno a disco, era normalmente nutrita con una tensione fra gli estremi del secondario di un milione di volt.  Questa realizzazione non aveva soltanto un’importanza scientifica, il generatore si prestava meglio anche per esperienze e prove tecniche su alti isolamenti.

 

 

ACCUMULATORE LEGGERO - Brevetto Italiano n. 403344. Batteria leggera caratterizzata dal fatto che poteva essere caricata più volte.

piastre sperimentali

 

CAMBIADISCHI AUTOMATICO – Nel 1943 realizza il Cambiadischi Automatico, il moderno juke box, per il quale riceve l’attestato di riconoscimento con un premio di L. 10.000

 

disegno tecnico

prototipo

 

ARMONIUM – Brev. 400288. Nel 1946 realizza l’Armonium, un apparecchio con una speciale cassa armonica caratterizzata dal fatto che l’emissione sonora risultava dolce e uniformemente diffusa in tutto l’ambiente.

 

NEON SCRIVENTE - Brevetto francese n. 983700. Nel 1949 gli viene conferito un Premio di Primo Grado assoluto con targa d’oro per il Neon Scrivente, un brevetto di principio nel campo della fisica, registrato in tutti gli stati della convenzione di Berna. Il principio consisteva nel sollecitare l’accensione parziale e progressiva dei gas contenuti nei tubi di vetro.

 

MAGIC LIGHT - Brev. n. 451251. Nel 1949 realizza un sistema di accensione di tubi o recipienti a gas rarefatti con l’impiego di un solo conduttore o senza conduttori.

L’On. BERTONE si congratula con l’inventore Creti alla Mostra della Meccanica di Torino

 

REATTORE PER TUBI A GAS – Brev. n. 481969. Negli anni ’50 realizza un autoregolatore magnetico di tensione per l’alimentazione dei tubi a gas rarefatto e vapori di mercurio.

INSTASTART - Brev. n. 487760. Nello stesso periodo realizza il sistema Instastart, un perfezionamento agli autoregolatori magnetici di tensione per l’accensione istantanea dei tubi al neon.

NASTRO CONTINUO - Brevetto n. 560955. Magnetofono automatico a nastro continuo alimentato a corrente alternata e corrente continua, utilizzato ampiamente in quegli anni, e ancora oggi in uso, per illustrare mostre e luoghi di interesse storico ai visitatori..

ISTAMATIC - Macchina fotografica automatica a 16mm, munita di un particolare caricatore provvisto di pellicola e di pratica sostituzione. Questo sistema innovativo, fu utilizzato e commercializzato dalla Kodak.

disegno costruttivo Tav. 1

prototipo

 

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